Digital sovereignty
In un’epoca di rapidi cambiamenti tecnologici e riallineamenti geopolitici, la sovranità digitale è emersa come un concetto cruciale ma controverso. Governi, aziende, organizzazioni internazionali e attori della società civile stanno ridefinendo i propri ruoli nella gestione dei dati, delle infrastrutture digitali e degli ecosistemi tecnologici. Internet, un tempo percepito come uno spazio senza confini e decentralizzato, è oggi sempre più modellato da regolamentazioni nazionali, competizione tecnologica strategica, nonché da considerazioni economiche e di sicurezza.
Le aspirazioni alla sovranità digitale sono motivate da molteplici – e talvolta contraddittori – intenti. Da un lato, gli Stati cercano un maggiore controllo sulle infrastrutture digitali per garantire la sicurezza nazionale, tutelare i diritti dei cittadini e promuovere l’indipendenza economica. Dall’altro, l’interdipendenza digitale globale sfida gli sforzi normativi unilaterali, sollevando interrogativi sulla frammentazione di internet, sul protezionismo economico e sul potere delle imprese transnazionali. Le politiche emergenti – come le normative digitali dell’Unione Europea, il modello cinese di sovranità cibernetica e le restrizioni tecnologiche degli Stati Uniti – esemplificano queste tensioni e il loro impatto globale.
Al di là degli approcci statocentrici, la sovranità digitale è anche interpretata come una lotta per l’autonomia da parte di movimenti sociali, gruppi indigeni e comunità digitali che cercano di riconquistare il controllo sulle infrastrutture e sulla governance digitale. Allo stesso tempo, i colossi tecnologici stanno affermando una propria forma di sovranità, gestendo ampie catene di approvvigionamento digitali, creando ecosistemi indipendenti di dati e influenzando le strutture della governance globale.
Con il crescente rilievo assunto dalla sovranità digitale, emergono interrogativi critici: Come possono le politiche digitali nazionali bilanciare sicurezza e apertura? Quali sono le implicazioni delle regolamentazioni orientate alla sovranità per la governance globale di Internet? In che modo gli attori pubblici, privati e sociali stanno ridefinendo il dibattito sulla sovranità? Quali tensioni si creano tra sovranità digitale e principi democratici? Qual è il ruolo degli studiosi e delle comunità epistemiche nell’inquadrare i discorsi e le pratiche sulla sovranità digitale? Queste questioni sottolineano l’urgente necessità di una ricerca e un dialogo interdisciplinare.
Invitiamo alla presentazione di contributi che esplorino la sovranità digitale da prospettive diverse, tra cui scienza politica, diritto, economia, studi sulla comunicazione e studi su scienza e tecnologia. Il numero monografico della Rivista di Digital Politics offrirà una piattaforma per studiosi e professionisti per un confronto significativo sul paesaggio in evoluzione della governance digitale.
Temi di interesse includono, ma non sono limitati a:
- Quadri teorici e concettuali della sovranità digitale
- Analisi comparative delle politiche nazionali di sovranità digitale
- Le dimensioni economiche della sovranità digitale: integrazione globale vs. protezionismo
- Strategie geopolitiche e sovranità digitale
- Costituzionalismo digitale, nuovi poteri e stato di diritto nel cyberspazio
- Localizzazione dei dati, infrastrutture digitali e sicurezza nazionale
- L’impatto della sovranità sui diritti digitali, la privacy e la sorveglianza
- Sovranità digitale delle imprese e governance tecnologica transnazionale
- Il ruolo delle organizzazioni internazionali nella definizione della sovranità digitale
- Standardizzazione, interoperabilità e competizione tra ecosistemi tecnologici
- Cybersicurezza, armamento digitale, militarizzazione e autonomia strategica
- Sovranità digitale in relazione all’intelligenza artificiale e alle tecnologie emergenti
- Frammentazione di Internet e futuro della connettività globale
Il numero tematico della Rivista di Digital Politics intende stimolare un confronto dinamico e critico sul ruolo in evoluzione della sovranità digitale nella governance globale.
Gli studiosi interessati a partecipare sono invitati a inviare un abstract di massimo 800 parole (comprensivo di bibliografia) accompagnato da una nota introduttiva dell’autore o degli autori (massimo 100 parole), entro il 30/10/2025 all’indirizzo: redazione@digitalpolitics.it.
Gli autori riceveranno una risposta entro due settimane. I paper finali dovranno essere inviati entro il 04/05/2026, con una lunghezza compresa tra 6.000 e 8.000 parole, incluse note e bibliografia. Le Web Reviews includono articoli di rassegna e articoli di lunghezza compresa tra 3.000 e 5.000 parole.
Gli articoli possono essere redatti in italiano o inglese. Tutti i contributi sono sottoposti a peer-review anonima doppia.Le proposte saranno gestite tramite la nuova piattaforma di invio del Mulino, accessibile dalla pagina della RDP su Rivisteweb: https://www.rivisteweb.it/issn/2785-0072
Digital sovereignty
In an era of rapid technological change and geopolitical realignment, digital sovereignty has emerged as a crucial yet contested concept. Governments, corporations, international organizations and civil society actors are redefining their roles in managing data, digital infrastructures, and technological ecosystems. The internet, once viewed as a borderless and decentralized space, is now increasingly shaped by national regulations, strategic technological competition, as well as economic and security concerns.
The pursuit of digital sovereignty is driven by multiple and sometimes conflicting motivations. On one hand, states seek greater control over digital infrastructures to ensure national security, protect citizens’ rights, and foster economic independence. On the other, global digital interdependence challenges unilateral regulatory efforts, raising concerns about internet fragmentation, economic protectionism, and transnational corporate power. Emerging policies—such as the European Union’s digital regulations, China’s cyber sovereignty model, and U.S. technology restrictions—exemplify these tensions and their global impact.
Beyond state-centered approaches, digital sovereignty is also framed as a struggle for autonomy by grassroots movements, indigenous groups, and digital communities seeking to reclaim control over digital infrastructures and governance. Meanwhile, technology giants are asserting their own sovereignty, managing vast digital supply chains, establishing independent data ecosystems, and influencing global governance structures.
As digital sovereignty gains prominence, critical questions arise: How can national digital policies balance security and openness? What are the implications of sovereignty-driven regulation for global internet governance? How do corporate and grassroots actors reshape sovereignty debates? What tensions emerge between digital sovereignty and democratic principles? What is the role of scholars and epistemic communities in framing discourses and practices of digital sovereignty? These issues highlight the urgent need for interdisciplinary research and dialogue.
We invite submissions that explore digital sovereignty from multiple perspectives, including political science, law, economics, communication studies, and science and technology studies. The themed issue of Rivista di Digital Politics will serve as a platform for scholars and practitioners to engage in meaningful discussions about the shifting landscape of digital governance.
- Topics of interest include, but are not limited to:
- Theoretical and conceptual frameworks of digital sovereignty
- Comparative analyses of national digital sovereignty policies
- The economic dimensions of digital sovereignty: global integration vs. protectionism
- Geopolitical strategies and digital sovereignty
- Digital constitutionalism, new powers and the rule of law in cyberspace
- Data localization, digital infrastructures, and national security
- The impact of sovereignty on digital rights, privacy, and surveillance
- Corporate digital sovereignty and transnational technology governance
- The role of international organizations in shaping digital sovereignty
- Standardization, interoperability, and competing technological ecosystems
- Cybersecurity, weaponization, digital militarization, and strategic autonomy
- Digital sovereignty in relation to artificial intelligence and emerging technologies
- Internet fragmentation and the future of global connectivity
The themed issue of Rivista di Digital Politics seeks to foster a dynamic and critical discussion on digital sovereignty’s evolving role in global governance.
Scholars interested in participating are invited to submit an abstract of max. 800 words (including a bibliography) + an introductory note by the author(s) of no more than 100 words, by 30/10/2025. And sent to: redazione@digitalpolitics.it
Those who have submitted abstracts will receive a response within two weeks. Final papers should be sent by 04/05/2026, and these should be between 6,000 and 8,000 words, including notes and bibliography. Web Reviews include review articles and articles between 3,000 and 5,000 words.
Articles can be written in English or Italian. Articles are peer-reviewed on a double-blind basis.
Papers proposals will be managed via the new Mulino submission platform, which will be accessible from the RDP rivisteweb page: https://www.rivisteweb.it/issn/2785-0072.